Martirio di
San Sebastiano
Shooting
Sebastiano
Titolo:
Martirio di San Sebastiano
Autore:
Vincenzo Foppa
Anno:
1485-1490
Tecnica:
Affresco trasportato su tela
Dimensioni:
265x170 cm


Titolo:
Shooting Sebastiano
Autore:
Riccardo Casa
Anno:
2024
Tecnica:
Digital Art
Dimensioni:
1080x1350 pixel
Fu staccato nel 1808 dal primo altare a sinistra di Santa Maria di Brera, dove era affiancato da un San Rocco, probabilmente dello stesso autore, strappato nel 1787 e andato perduto.
L’opera, databile nella seconda metà degli anni ottanta del Quattrocento, mostra i segni dell’interesse di Foppa per la sapienza prospettica e per il gusto archeologico di Bramante, come dimostrano sia l’architettura monumentale, costruita su una prospettiva più scenografica che rigorosa e decorata da capitello e medaglione di foggia classica, sia la posa da statuaria antica del corpo del santo, che richiama il Cristo alla Colonna (sala 24), sia l’intensa caratterizzazione dei visi degli sgherri, nei quali è forte l’eco degli Uomini d’arme di casa Visconti-Panigarola, così come le ricerche espressive di Leonardo. Il complesso impianto prospettico è apprezzabile grazie alle incisioni visibili sull’intonaco, dove si legge anche il pentimento dell’artista nel braccio destro del protagonista. San Sebastiano è raffigurato legato a una colonna di marmo verde con capitello corinzio su un piedistallo all'estrema destra della scena, mentre il centro è rappresentato da tre arcieri che arrivano da un grande arco a tutto sesto, decorato da medaglioni secondo un gusto "all'antica". L'architettura monumentale è costruita secondo intenti scenografici che mettono in secondo piano anche il rigore prospettico, a vantaggio di un'attenzione agli effetti luminosi che evidenziano, ad esempio, i profili dell'architettura rendendoli luminescenti. Il santo ha una posa che ricorda la statuaria classica e un'espressione dolorosa di grande intensità. Notevole è anche la caratterizzazione degli sgherri, con tipi presi dalla quotidianità, che ricordano gli affreschi di Uomini d'arme di casa Visconti-Panigarola.
Le incisioni sull'intonaco, ancora visibili, rivelano lo schema prospettico usato dall'autore e mostrano anche un pentimento d'artista nel braccio destro del santo.
Shooting Sebastiano è una rielaborazione contemporanea, eseguita dal programma di intelligenza artificiale Dreamstudio, dell'affresco di Vincenzo Foppa "Martirio di San Sebastiano".
L'opera mantiene la composizione spaziale originale, così come la sistemazione delle figure e il colore degli abiti, seppur dal taglio più moderno, abbandona lo stile pittorico per una rappresentazione digitale fotorealistica, caratteristica di alcuni esiti dell'I-A, e sostituisce archi e frecce imbracciati dagli sgherri con strumenti fotografici dalle forme indefinite, frutto del processo di assemblaggio di immagini da parte dell'Intelligenza Artificiale.
Il titolo dell'opera deriva dall'utilizzo del verbo inglese polisemico "Shooting" che indica sia l'azione di sparare che quella di scattare una fotografia, come avviene all'interno dell'opera digitale in cui la figura del santo viene sostituita da un modello seminudo che posa di fronte a un fotografo e i suoi assistenti.
Nell'iconografia cristiana San Sebastiano è spesso rappresentato come un nudo eroico, con il fine sottolineare il dolore e la vulnerabilità del martire, spesso si trova in pose languide quasi sensuali, come nel caso dell'affresco di Foppa, che hanno suggerito interpretazioni dell'immagine come una sfida alle norme di genere e sessualità dell'epoca.
Nella reinterpretazione dell'opera la figura che sostituisce quella del martire appare ugualmente seducente e provocante, allo stesso modo dolorante vulnerabile. La scena rappresenta uno spaccato della società contemporanea in cui l'esposizione mediatica di sé, la tendenza a mettere a nudo la propria persona di fronte al vasto pubblico digitale spesso porta alla sofferenza.
Le imperfezioni della rappresentazione da parte dell'I-A, come nel caso di alcune parti del corpo dei personaggi, aggiungono un maggiore fascino dato dall'unicità di ragionamenti non concepiti dall'intelletto umano.
Prompt
Dreamstudio:
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-Reimagine Vincenzo Foppa’s ‘Martirio di San Sebastiano’ set in a modern photographic studio preserving the composition and spatial arrangement of the characters. The man on the right is a male model wearing a towel and is being photographed by the man on the left holding a camera, helped by two assistants in the middle.-
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Photoshop AI:
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-Add golden headband with horns-
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Rassegna stampa
Pinacoteca di Brera in collaborazione con il Politecnico di Milano presenta la mostra "LANUOVABRERA-AI-GENERATED" dedicata all'interazione tra arte antica e intelligenza artificiale.
In mostra alla pinacoteca le reinterpretazioni, da parte degli studenti, dei celebri dipinti attraverso strumenti di intelligenza artificiale generativa.
Tra le opere esposte emerge "Shooting Sebastiano", la rilettura contemporanea dell'opera di Vincenzo Foppa "Martirio di San Sebastiano".
San Sebastiano viene spesso rappresentato come un nudo eroico, con il fine sottolineare il dolore e la vulnerabilità, ma anche in pose languide a tratti erotiche, come nel caso dell'affresco di Foppa, che hanno suggerito interpretazioni dell'immagine come una sfida alle norme di genere e sessualità dell'epoca.
Nella rielaborazione viene rappresentata una scena contemporanea, uno shooting fotografico, in cui un modello semi nudo, che sostituisce la figura del martire, posa in modo sensuale di fronte all'obiettivo di una fotocamera. Il volto di Sebastiano appare sofferente, in questo caso non per un dolore fisico ma per il tormento dato dall'eccessiva esposizione di sé di fronte al vasto pubblico digitale.
"Shooting Sebastiano" permette di indagare e ritrovare temi del tutto attuali all'interno di un'opera d'arte antica aprendo un dialogo tra passato e presente, non solo dal punto di vista rappresentativo ma anche di contenuto.
In "Shooting Sebastiano", così come in altre opere esposte alla temporanea, sono evidenti alcune imperfezioni rappresentative, che aggiungono un maggiore fascino, dato dall'unicità di ragionamenti da parte dell'intelligenza artificiale.

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